IL MONDO DELLO SCOUTISMO

Pubblicato il 9 giugno 2024 alle ore 09:23

Estote parati! la squadriglia Albatros racconta il mondo degli scout sin dalle origini

 

È un movimento mondiale quello degli scout che ad oggi conta oltre 38 milioni di bambini, ragazzi ed adulti, uomini e donne che in 216 paesi del mondo sono scouts e guide. Fu Lord Robert Baden-Powell a scegliere la parola “scout” che in inglese prende il significato di «Esploratore» pensando ai ragazzi e ai molteplici orizzonti che essi potevano scoprire e fu sempre lui a definire i valori e i principi secondo cui sarebbe avvenuta la formazione completa della persona. Attualmente sono divenute le linee guida dell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout WOSM/OMMS.

Nato il 22 febbraio del 1857 a Londra, grazie alle sue intuizioni pedagogiche, aveva indicato in “quattro punti” i fondamenti del metodo scout: “formazione del carattere, abilità manuale, salute e forza fisica, servizio del prossimo”. Nel 1907 B.P. scrisse una bozza dedicata alle nozioni di sopravvivenza ed in seguito nel mese di agosto dello stesso anno, per testare le sue idee, raccolse ventuno ragazzi di estrazione sociale mista e tenne un campo nell'isola inglese di Brownsea. Il campo segnò la nascita del movimento scout.

Attraverso la fantasia, il gioco, l’avventura e la vita all’aria aperta si crea così un ideale di vita per i ragazzi dai 7 ai 21 anni che decidono di aderire a questo movimento. Ai tempi che furono, per gestire meglio i partecipanti in base all'età, vennero aggiunte oltre a quella di Reparto le sezioni di Branco, rivolte ai bambini e di Rover, per gli adolescenti.

 «È qui dunque lo scopo più importante della formazione scout: educare. Non istruire, si badi bene, ma educare; cioè spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà, ciò che gli serve per formarsi una propria personalità.» Queste sono le parole di Baden-Powell da cui nascono i dettami del metodo scout che si compone di molteplici abilità da acquisire, fra queste, quella manuale premiata con appositi distintivi ed anche il servizio civico con l’obbiettivo di porre i ragazzi al servizio della comunità. Al centro di tutto vi sono la legge e la promessa che ogni scout deve imparare a rispettare con annessi i simboli che lo rappresentano come il motto, l’uniforme ed il fazzolettone.

Con la stessa gioia e voglia di vivere all’area aperta nuove avventure, la squadriglia Albatros con i suoi componenti, nonché cinque ragazze, ad oggi aderisce ai fondamentali proposti e tramandati dal loro fondatore.

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